Una volta imparato ad andare in bicicletta non si scorda più!
Partendo dalle certezze di un detto popolare tra i più conosciuti ci siamo cimentati per la nostra “prima volta” con un tour in bici. Biker in Romagna? Si può.
Dopo un accurato briefing, quasi tutto di natura tecnologica e informatica (😳), partiamo alla volta di Brisighella.
Siamo carichi, di aspettative certo ma anche di 2 borse a testa che faticherebbero a passare un check in in business class con Emirates.
Ci troviamo in terra romagnola dove alcune eccellenze sono di “origine controllata”, per questo motivo il primo stop è in una piadineria, ideale ristoro e base energetica per i primi 35 km… in fondo abbiamo già percorso 1200 metri 😁.
Brisighella
Biker in Romagna? Si può. L’inizio è da veri amatori ( nel senso di principianti non di Casanova).
Ci perdiamo nel raggio di poche centinaia di metri e i nostri supporti informatici, forse contrariati dalla nostra inesperienza, decidono di lasciarci in balia di noi stessi.
Qualche chilometro di splendida ciclabile ci fa pensare che in realtà non stiamo andando male, i successivi 20 km di statale al venerdi pomeriggio ci fanno tornare con i piedi sui pedali.
Confrontiamo il percorso che ci hanno accuratamente preparato e consegnato e realizziamo di essere fuori rotta e non c’è modo di rimediare, o meglio non abbiamo gambe per tornare indietro e riprendere il percorso corretto.
Brisighella, borgo tra i più graziosi d’Italia, si fa desiderare con un ultimo tratto in salita, ma lo merita😍
Qui passiamo 2 giorni splendidi fatti di bellezza, dolci colline solo per gli scritti ( nella realtà di dolce c’è ben poco quando pedali), cibo e buon vino.
Parco della Vena del Gesso Romagnola
Il “circuito” del sabato si sviluppa all’interno del Parco della vena del Gesso Romagnola con il centro a Riolo Terme, conosciuta appunto per terme ed eventi enogastronomici.
Il vero piacere di un tour di questo tipo è dato dalla lentezza, in un mondo che ci vede perennemente rincorrerlo, avere delle ore dove osservare quello che diamo sempre per scontato è un vero piacere.
La fatica del pedalare in salita è innegabile. La consapevolezza di una futura discesa è la motivazione!
L’hotel che coccola le nostre stanche membra è centrale, ha un spazio per il riposo delle bici, una “direzione” molto romagnola” e una davvero ottima colazione.
Che dire della meravigliosa panoramica terrazza?
Terra del Sole
Il tour prosegue nella terra del sole e mai nome fu più azzeccato viste le alte temperature.
Ci dirigiamo verso Dovadola con fermata a Castrocaro. Il percorso in questa giornata è meno impegnativo, le salite sono quasi assenti mentre i colori e i suoni della natura sono finalmente parte del quotidiano.
Una particolare menzione per un “chiosco” trovato sulla strada che serve dissetanti cocktail a base di verdure, davvero rigeneranti.
Appena fuori Dovadola troviamo” rifugio” nella “Corte San Ruffilo”, agriturismo biologico davvero degno di menzione. La Cura è ovunque : nelle stanze ricavate da palazzi storici, nel meraviglioso giardino che ombreggia gli spazi comuni, nella ristorazione, una vera goduria che anagramma perfettamente le parole bici e cibi e nel servizio, fatto con passione e professionalità.
E’ un piacere chiudere i pernottamenti in questo luogo.
Faenza
L’indomani siamo di nuovo in marcia. 40 km verso Faenza per il termine del tour.
Anche oggi sole e splendidi contorni accompagnano il nostro cammino per la restituzione delle bici.
L’ultimo tratto è piuttosto pianeggiante e, rispetto al resto, piuttosto ordinario.
L’esperienza è stata indubbiamente positiva. E’ un turismo diverso, fatto di dettagli, di scorci, di pensieri e di immagini da immagazzinare…quasi introspettivo.
“Hai voluto la bicicletta? Adesso pedala……che ne vale proprio la pena”
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